Gli ex correntisti CIS replicano a Marco Gatti che, con sarcasmo inopportuno, ha definito fortunati i correnti CIS, la cui richiesta di avere indietro i loro risparmi è stata respinta ancora una volta

Le improvvide parole del Segretario Gatti proprio non sono piaciute agli ex clienti di Banca CIS, i cui depositi sono stati convertiti in obbligazioni ultradecennali core n una rendita del 1%. Un’operazione che, al di là dell’apparenza, si è tradotta in un prelievo forzoso a discapito dei correntisti. Quest’ultimi sono stati chiamati a ripianare le perdite derivanti dalla risoluzione della banca, in forza di un bail in occulto. Una sorte, quella dei clienti CIS, ben diversa da quella capitata ai correntisti di Banca del Titano, Banca Commerciale Sammarinese, Asset Banca e Cassa di Risparmio per i quali, invece, lo Stato è più volte intervenuto per tenere indenne i clienti dalle perdite degli istituti di credito. Il Segretario Gatti, da burlone qual è, l’ha messa in caciara. Senza temere il ridicolo, il Segretario ha detto che è una fortuna per i correntisti aver perso i soldi in una banca sammarinese perché a San Marino “c’è una forte garanzia del risparmio che nessun altro Paese garantisce”. Come se non bastasse il Segretario Gatti ha assicurato che, grazie al processo di cartolarizzazione in corso, gli ex correntisti potranno sperare in un ristoro anticipato. La fantasia del Segretario è prodigiosa, peccato che le iniziative poste in essere dal suo governo siano fallimentari e contrarie a ogni principio di equità e uguaglianza.
EX CORRENTISTI CIS: “MURO DI MISTIFICAZIONE E OMERTÀ. NEGATO DA GATTI QUALSIASI CONFRONTO”
Dopo la bocciatura dell’Istanza d’Arengo, il comitato torna a fare sentire la sua voce. Le legittime richieste dei correntisti Cis scavalcate dagli Ufo.
Dopo la bocciatura dell’istanza d’arengo per una manciata di voti, i correntisti che si sono visti congelare i propri risparmi, tornano a chiedere un confronto al Segretario alle finanze e al governo, confronto che, fino ad ora, lamentano, è stato sempre negato. “Dimostra con i fatti la verità delle parole”, diceva quel filosofo dimenticato di nome Seneca. Nell’ultimo Consiglio Grande e Generale, come non avevamo mancato nei giorni precedenti di richiamare – scrive in una nota il comitato degli ex correntisti – è stata discussa l’istanza d’Arengo presentata il 02 ottobre 2022 da centinaia di cittadini sammarinesi con la quale si chiedeva la possibilità di individuare, da parte delle Istituzioni, un percorso ed un tavolo di confronto per andare incontro ai gravissimi disagi che le scelte del Governo hanno causato agli ex correntisti di BancaCIS. Ci siamo trovati, dopo che lo Stato si era impegnato a restituirci i nostri risparmi a seguito del crack della banca, a vederci spostare di 10, 15 e 20 anni il termine promesso e garantito attraverso la forzata conversione delle obbligazioni BNS in titoli di Stato. Ciò è avvenuto senza tenere in minima considerazione le legittime aspettative che proprio lo Stato aveva creato in capo ai cittadini, colpevoli solo di aver confidato nella stabilità e nella corretta vigilanza del sistema bancario sammarinese. Immaginatevi se domani vi dicessero che i vostri soldi detenuti in Banca – pochi o molti che siano – resteranno congelati per i prossimi 10 anni o 20 anni. Pensate alle necessità delle vostre famiglie, delle vostre imprese, dei vostri progetti personali, dinanzi a quest’imposizione. Il Segretario Gatti, intervenendo in premessa al dibattito – e forse ancora con la testa alla istanza dedicata agli UFO; peraltro accolta dal Consiglio (e lo diciamo con il massimo rispetto per la ricerca sugli UFO) – è parso davvero essere appena sceso da Marte. Non il Segretario di Stato che, da luglio, si nega e ci nega qualsiasi possibilità di dialogo. Si è mostrato solidale con i correntisti per il “disagio” subito, si è detto disponibile al dibattito ed all’ascolto di proposte ed ha preannunciato che nei prossimi mesi potrebbe concretizzarsi un percorso funzionale alla redistribuzione di quanto recuperato dagli attivi CIS e dal piano di cartolarizzazione ai risparmiatori. Proprio ciò che chiedevano i cittadini con l’istanza d’Arengo. Evviva! Logica aristotelica avrebbe dovuto condurre ad esprimere – da parte del Segretario – parere favorevole sull’istanza proprio per consentire di attivare quel confronto e quei percorsi virtuosi un attimo prima condivisi, dopo mesi di silenzio e malcelata ostilità. Invece lo stesso Gatti si è espresso per un voto contrario e l’istanza è stata bocciata. Seppur per pochi voti, e con una vistosa spaccatura nella maggioranza, visto il voto favorevole espresso da Domani Motus Liberi. Quest’ultimo è un segnale che cogliamo con soddisfazione. Non perché ci interessino gli equilibri della maggioranza, ma perché speriamo sia il sintomo del fatto che finalmente il grido di dolore di tanti risparmiatori prima rassicurati e poi traditi sta finalmente facendo breccia in quel muro di omertà e mistificazione che ha imperato negli ultimi sei mesi. Concludiamo con il consueto messaggio e con un invito. Il messaggio: noi non molliamo. L’invito: Segretario Gatti se vuole ascoltare proposte concrete e sostenibili – come Lei stesso ha dichiarato – noi ne abbiamo. È lei che non le ha mai volute ascoltare negandoci qualsiasi possibilità di confronto. Se alle parole vorrà, davvero, far seguire i fatti noi ci siamo, sperando che non se ne sia già tornato su Marte”, concludono gli ex correntisti.
da L’Informazione del 23 gennaio 2021