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Le parole di Berti mettono in imbarazzo l’intero Consiglio Grande e Generale

LE OPPOSIZIONI SCRIVONO AI REGGENTI: LE DICHIARAZIONI DI BERTI GETTANO DISCREDITO SUL CONSIGLIO

Dichiarazioni del consigliere di Npr Gian Nicola Berti in consiglio, le opposizioni si rivolgono alla Reggenza e chiedono una riunione d’urgenza dell’Ufficio di presidenza.

“Tutti quanti abbiamo fatto delle dichiarazioni in quest’aula in funzione del codice etico, bene: c’è qualcuno che ha detto le bugie. Ci siamo resi conto? C’è qualcuno che ha detto le bugie. Forse dovremmo preoccuparci di più di chi non è stato corretto nei confronti degli altri parlamentari e nei confronti dei cittadini. C’è qualcosa che non torna davvero. Allora andiamo a controllare le partecipazioni societarie di qualcuno e allora vedremmo che qualcuno non le ha dichiarate”. Poi ha aggiunto di aver esaminato tutte le dichiarazioni e di aver incrociato certi dati e di aver trovato cose che non tornavano. Berti non ha fatto i nomi di nessuno, ma le affermazioni sono gravi e coinvolgono tutto il Consiglio. Di qui la presa di posizione delle forze di minoranza. “Le forze di opposizione, Libera e Rf, dopo le dichiarazioni espresse dal Consigliere Gian Nicola Berti durante il comma comunicazioni nella recente convocazione del Consiglio Grande e Generale, hanno valutato di scrivere alle Loro Eccellenze, quali garanti del decoro e della rispettabilità del Consiglio, per richiedere un Ufficio di Presidenza, vista la gravità delle affermazioni effettuate dall’esponente di Npr. Berti ha sostanzialmente messo in discussioni la credibilità dell’intero parlamento, sostenendo che le dichiarazioni fornite da alcuni Consiglieri in ottemperanza del codice etico siano mendaci. Ora, è evidente che tale sospetto inficia alla radice il concetto stesso di “codice etico”. Se infatti, non chiunque, ma addirittura un Consigliere della Repubblica può sostenere che altri Consiglieri abbiano fornito dati falsi, e non vi sia una verifica, un vaglio, che possa confermarne invece la veridicità, l’impianto del codice etico rischia addirittura di diventare pernicioso, alimentando sospetti e discredito invece di favorire la trasparenza.

da L’Informazione del 19 gennaio 2023

Foto: San Marino RTV

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