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I nostri propositi, le nostre speranze per l’anno nuovo e per i sammarinesi

Siamo stati pazienti per un anno intero (e anche più) e, pertanto, per il 2023 abbiamo alcune rivendicazioni da fare. Domani inizia un nuovo anno e desideriamo presentare la nostra lista di auspici.  

Anzitutto vogliamo un governo efficiente e serio, i cui componenti non si trastullino con discussioni, conferenze stampa, litigi e dispetti come fanno i bambini dell’asilo

Vogliamo delle istituzioni capaci di fare bene il loro dovere: un tribunale che faccia giustizia, anziché consumare vendette e assecondare i potenti. Vorremmo che a San Marino si affermasse lo stato di diritto, l’uguaglianza, contro i troppi retaggi, i molti intrecci, i tanti interessi politici di vario genere che da sempre condizionano l’applicazione della legge.  

Desideriamo che i politici avvicinino il Paese agli standard del resto d’Europa. Anziché imporre associazioni forzose con l’Unione Europea, sarebbe bene che il prossimo anno venisse data voce ai cittadini perché, con un referendum, possano esprimere la loro volontà.

Vorremmo che i politici non dicessero una cosa per farne un’altra, che rispettassero gli impegni elettorali e non se la prendessero con l’opposizione, coi giornali, con il governo precedente, se stanno perdendo la fiducia e il consenso dei cittadini. I sammarinesi hanno capito, a loro spese, di avere consegnato San Marino a gente che ha saputo solo annichilirla nel volgere di pochi anni, senza rendere onore al Paese, come fecero i loro padri. Per l’anno prossimo vorremmo politici che non lavorano pensando alle prossime elezioni, ma quelli che lavorano pensando alle prossime generazioni.  

Vorremmo che il prossimo anno nell’animo dei Sammarinesi non ci fossero ansia e preoccupazione per il domani. Vorremmo che scomparisse l’angoscia per il futuro, la sfiducia nelle istituzioni. Il prossimo anno sarà decisamente un anno difficile, c’è la crisi economica e la recessione!  Si, lo sappiamo, la recessione esiste da un pezzo e tutti se ne sono accorti perché quello che guadagnano non basta ad arrivare a fine mese. Il governo, però, continua a dire che va tutto bene, che l’economia non è mai stata prospera come in questi anni. Purtroppo non è necessario essere esperti per sapere che a San Marino il Pil è in caduta libera. Ormai questa crisi economica ha ridotto di molto il reddito dei sammarinesi. Vorremmo che il prossimo anno il governo smettesse di spendere e spandere in modo irrazionale e si prendesse a cuore chi è costretto a stringere la cinghia, anziché preoccuparsi di arricchire pochi privilegiati con il famigerato DES. Pare che il futuro di San Marino sia il commercio esentasse di materie prime. A proposito di materie prime, quest’anno è aumentato il prezzo del carburante, dell’energia elettrica e del gas. Il governo ha pensato bene di “aiutare” i sammarinesi facendogli pagare, oltre che l’aumento per il maggior costo dell’energia, anche un ulteriore sovraprezzo per coprire il buco di bilancio dell’Azienda di Stato. A un certo punto qualche buontempone del governo ha prospettato la realizzazione di una centrale nucleare. Dopo l’inquinamento elettromagnetico dell’Ufficio del Turismo, non vorremo doverci sorbire le radiazioni atomiche. Ma il nostro fantasioso governo ha in mente meraviglie per il prossimo anno. Per il 2023 ha annunciato il ripristino del “Trenino Biancoazzurro” nella tratta Borgo-Città. Magari anziché le vecchie locomotive, il nuovo trenino sarà alimentato con l’uranio.

Chissà che nell’anno che viene il governo si prenda veramente a cuore i bisogni di chi ha lavorato per una vita intera e finalmente ha raggiunto l’età per andare in pensione.  Nell’anno che sta per finire, le cose sono andate decisamente male. Il governo ha comunicato ai sammarinesi che devono essere pronti a sacrificarsi. Detto e fatto, perché con una legge, approvata mentre gli scioperanti gremivano il Pianello, il Consiglio ha innalzato l’età pensionabile, ha ridotto l’importo delle pensioni e ha aumentato l’importo dei contributiPeggio non poteva fare.

Il prossimo anno speriamo che la politica sia generosa con chi è meno fortunato, con chi ha veramente bisogno!

Per parte nostra, ci accontentiamo di stare bene in salute, perché sarebbe sufficiente un’influenza o un acufene per costringerci a ore di attesa per metterci in contatto con il centralino sanitario. Per non considerare l’eventualità di aver bisogno di una visita medica. Ormai i medici di famiglia sono diventati una rarità e i pochi rimasti si dividono tra i centri sanitari dei vari castelli. Trovare la combinazione giusta tra la nostra malattia e il turno del dottore è diventato più difficile che vincere la tombola del 3 settembre.  

I sammarinesi hanno tollerato, con il bruciore allo stomaco, quando sono stati spesi i loro soldi per pagare consulenti improvvisati, anziché destinarli a pagare medici e personale sanitario capace di curare e, possibilmente, guarire i nostri tanti concittadini che, sempre più numerosi, sono costretti a rivolgersi a centri sanitari privati.  

Siamo alla fine dell’anno e vogliamo essere ottimisti. Auguriamo a tutti Voi che ci seguite un Felice Anno Nuovo. 

Auguri. Buon 2023

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