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USOT: governo e maggioranza litigano, pongono veti e non fanno nulla nell’interesse del Paese. Le loro riforme sono tali “solo di nome”, ma non nel contenuto

Teodoro Lonfernini non ne azzecca una. Dopo aver rimproverato le associazioni di categoria per la mancata partecipazione alla serata pubblica sugli aumenti delle bollette, il Segretario al Lavoro è finito sotto il fuoco dell’USOT. L’associazione ha reso note le numerose richieste d’incontro rivolte alla Segreteria rimaste senza risposta. Lonfernini ‒ ha spiegato l’USOT ‒ anziché improvvisare soluzioni inadeguate e banali, anziché perdere tempo a spiegare provvedimenti caotici ed incomprensibili, dovrebbe curarsi di un comparto economico che impegna oltre 200 operatori. Non è così che si governa, non è così che si gestisce un’importante fonte del PIL nazionale. Pretendere che le associazioni di categoria facciano da claque al Segretario di turno è davvero troppo. Qualcuno dev’essersi montato la testa.

Di seguito pubblichiamo il Comunicato emesso dal Consiglio Direttivo USOT:

“Non possiamo rimanere silenti alle parole del Segretario con delega all’A.A.S.S. Lonfernini il quale, a margine della serata svoltasi mercoledì scorso per spiegare gli aumenti delle bollette, si dice dispiaciuto per l’assenza delle associazioni di categoria alla seduta pubblica. Vorremmo ricordare al Segretario Lonfernini che, come Usot sul tema bollette, abbiamo cercato di sollecitare tante volte sia il governo che la maggioranza. Ricordiamo che con un comunicato stampa del 12 maggio scorso abbiamo, per primi e per la prima volta, cercato di sensibilizzare la Politica di fronte all’aumento già più che consistente ed evidentemente duraturo dei costi energetici e delle materie prime. Il 7 ottobre scorso abbiamo emesso un altro comunicato stampa per denunciare la drammatica situazione che si trovano a sopportare, per i medesimi motivi, le aziende del nostro Settore e che ancor di più soffriranno con l’avvicinarsi dell’inverno. Inoltre, fra il 12 maggio ed il 7 ottobre abbiamo inviato ben quattro richieste al Governo e alla Maggioranza affinché venisse fissato un urgente incontro anche con le altre Associazioni Datoriali e con le Organizzazioni Sindacali per affrontare il caro bollette in un momento in cui si erano nel frattempo aperti i tavoli per i rinnovi dei vari Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Il Governo, la Maggioranza e quindi anche la Segreteria di Stato per il Lavoro con delega ai rapporti con l’A.A.S.S. non hanno MAI risposto, né formalmente né informalmente, alle nostre quattro richieste di incontro. Forse Lonfernini si è perso per strada queste istanze. Spiace constatare che il governo e la maggioranza siano sempre più litigiosi e improduttivi, più preoccupata a porre dei veti interni che ad agire con buon senso nell’interesse del Paese con provvedimenti di sostanza e riforme vere non solo di nome ma anche nel contenuto. In tal senso, la recente riforma, che riforma non è, del Sistema Previdenziale è la puntuale esplicitazione di quanto appena scritto. Di fronte ad un debito pubblico in costante aumento ed in totale assenza di interventi di riforma strutturali capaci di produrre nel medio/lungo termine un ritorno in termini economici che renda sostenibile l’indebitamento non è possibile tacere. Lo abbiamo più volte detto, pubblicamente e formalmente, a questo Governo che purtroppo è sempre rimasto silente ed assente alle nostre richieste e proposte. Non possiamo pensare che nelle idee del Governo e del Segretario Lonfernini il riscontro alle nostre numerose richieste di confronto si sia sostanziato nella serata pubblica aperta a tutta la cittadinanza svoltasi la settimana scorsa. Anche solo pensarlo lo troviamo estremamente offensivo nei confronti non di USOT ma di un intero sistema economico composto da 200 operatori che rappresentano un’importante fetta del Pil del nostro Paese. Come abbiamo già detto, il solo provvedimento in materia (Decreto Delegato n° 77 del 2022) dall’altisonante titolo “Misure straordinarie per il contenimento dei costi delle utenze” era, metaforicamente, inadeguato e banale. Pur apprezzando che il Governo organizzi sedute pubbliche aperte a tutta la cittadinanza finalizzate a spiegare e chiarire provvedimenti spesso caotici ed incomprensibili, rimaniamo comunque in attesa di un riscontro ufficiale alle nostre quattro precedenti richieste, che qui rinnoviamo a tutto l’esecutivo e anche al Segretario Lonfernini”.

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