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Sciopero generale: ampia adesione contro la riforma delle pensioni, a sostegno dei rinnovi contrattuali e contro i rincari generalizzati

Le riforme della previdenza, le vertenze contrattuali e le misure di contrasto del caro vita sono tra le priorità dei sindacati

Lo sciopero generale indetto da CSdL – CDLS – USL ha avuto una partecipazione maggiore delle aspettative. Neanche la pioggia è riuscita a tenere lontani i molti lavoratori e i tanti pensionati che hanno partecipato numerosi. Il corteo è partito da Piazza Nazioni Unite ed ha sfilato fino a Piazza della Libertà. Molte le motivazioni che hanno portato i lavoratori in piazza: dai rinnovi contrattuali alla riforma pensionistica, passando per l’aumento delle bollette. Le organizzazioni sindacali, mai unite come oggi, lamentano che la maggioranza dei contratti sono scaduti, ma le trattative sono in fase di stallo perché non si vuole riconoscere ai lavoratori aumenti economici capaci di far fronte al crescente e costante aumento del costo della vita. Fortemente criticata anche la riforma delle pensioni, che il governo intende attuare penalizzando le figure più deboli, in particolare le donne, che hanno carriere discontinue per maternità e responsabilità familiari. Preoccupa, inoltre, la volontà della maggioranza di ridurre il contributo dello Stato nel ripianare i disavanzi annuali del fondo lavoratori dipendenti, quando invece è sempre intervenuto a favore dei lavoratori autonomi. I lavoratori e i pensionati protestano anche contro gli aumenti delle bollette decisi senza alcun confronto con i sindacati.
Nei loro interventi, i tre Segretari Generali Enzo Merlini, Gianluca Montanari e Francesca Busignani hanno apprezzato l’ampia adesione allo sciopero, una dimostrazione della tenacia del mondo del lavoro ‒ hanno detto ‒ capace di ridare voce al Paese.

Foto Libertas.sm

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