Bilancio in rosso per l’Azienda dei servizi
L’AASS aveva ottenuto forniture a prezzo di favore, ma anziché calmierare gli aumenti delle bollette a carico delle famiglie, andranno a beneficio delle aziende più energivore. A rimetterci saranno i privati per i quali, a gennaio, arriverà la stangata

L’Azienda dei Servizi (AASS) quest’anno ha dovuto sopportare maggiori costi per oltre 100 milioni di euro per far fronte all’approvvigionamento di energia, oltre che alle spese per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per il trasporto scolastico. Intanto, in Commissione Finanze, è emerso che “le aziende più energivore non utilizzerebbero più accordi privati, ma si andrebbero a rifare all’accordo dello Stato e si andrebbe così a sforare quanto previsto”. Il Governo in occasioni delle recenti valutazioni degli organismi internazionali aveva assicurato che l’Azienda era riuscita a spuntare prezzi di favore per le forniture energetiche e che ciò sarebbe andato a beneficio dei privati. Invece, stando a quanto emerso nell’ultima seduta della Commissione Finanze,le forniture a prezzo più basso sarebbero state assorbite da alcune imprese che consumano grandi quantità di energia per la produzione. Queste imprese avrebbero disdetto i contratti con i fornitori privati, per sfruttare il prezzo più basso offerto dall’Azienda dei servizi. A beneficiare delle condizioni di favore che l’AASS era riuscita a ottenere non saranno le famiglie,ma alcune impreseche già godono di un regime di totale o parziale esenzione fiscale. Il divario e le disuguaglianze tra pochi privilegiati e il resto della popolazione è destinato ad aumentare. A partire da gennaio le famiglie dovranno sopportare aumenti esponenziali delle bollette. I soliti noti, invece, potranno festeggiare il risparmio ottenuto a spese dello Stato e della collettività.
Tratto da L’Informazione del 26 ottobre 2022
AASS, DA INIZIO ANNO AD OGGI MAGGIORI COSTI PER OLTRE 103 MLN
Non è un mistero che il Fondo Monetario abbia messo in guardia verso il futuro approvvigionamento dell’energia. Ma il problema, oltre a quello dell’approvvigionamento che riguarda tutta l’Europa, è piuttosto quello delle risorse per farvi fronte. Le ultime delibere che fanno schizzare i costi dell’Aassdisvariati milioni di euro rispetto a quanto preventivamente previsto a bilancio, fanno riflettere, tanto che da inizio anno il totale dei costi, conteggiando le sole delibere di adeguamento per importi superiori ai 150mila euro, raggiunge la ragguardevole cifra di oltre 103.409.694. La prima integrazione al bilancio dell’Aassviene fatta con ladelibera numero 21 del 19 gennaio scorso e prevede maggiori spese per i contratti Efet ovvero quei contratti che riguardanol’approvvigionamento energetico per 1.100.000 euro. L’11 maggio 2022, poi, viene adottata una delibera, la 148, per una integrazione alla fornitura di gas che comporta maggiori spese per 20.000.000 di euro. Poi ci sono ulteriori integrazioni al bilancio per quanto riguarda la raccolta rifiuti in territorio, con delibera del 6 luglio 2022 numero 187 numero, che prevede ulteriori 520.000 euro di spese. Il 14 luglio 2022 la delibera numero 201 integra ulteriormente il bilancio, con maggiori spese per consulenze legali e professionali legate all’auditinterno e alla progettazione impianti per l’importo di193.694 euro. Ancora ulteriori spese, rispetto a quanto preventivato a bilancio, si registrano per operazioni per contratti energetici Efet, finanziari e service, nelladelibera 211 del 20 luglio 2022, che prevede maggiori spese per 44.200.000 euro. La gestione dei rifiuti solidi urbani (Rsu), in particolare il trasporto e lo smaltimento, vedono integrare ulteriormente il bilancio dell’Aasscon maggiori spese per unmilione di euro, con la delibera numero 253 del 7 settembre scorso. Una ulteriore e consistente integrazione al bilancio dell’Aass, riguarda le spese per il trasporto con automezzi privati del servizio trasporto scolastico 2022-2023. La delibera 273 del 27 settembre prevede maggiori spese per 1.396.000 euro. L’ultima delibera che integra ulteriormente le spese, riguarda la fornitura dell’energia elettrica. È stata pubblicata in questi giorni ed è datata 5 ottobre 2022. La delibera numero 286 integra il bilancio con maggiori spese per 35.000.000 di euro. A fronte di tutti questi adeguamenti, resi necessari per la maggior parte, stando a quanto spiegato delle Autorità, per l’andamento dei prezzi energetici, risulta evidente che il problema reale sia la tenuta del bilancio dell’Azienda dei servizi che, nelle sole otto delibere citate, ha visto maggiori spese da mettere a bilancio per oltre 103,4 euro. Circostanza che, tra l’altro, non è stata presa in considerazione nel secondo assestamento di bilancio dello Stato, approvato nell’ultimo Consiglio. Tra gli assestamenti degli enti statali e parastatali non figurava, infatti, l’Azienda dei servizi. Resta da capire se, a fronte di questi maggiori costi ci siano state anche maggiori entrate, conteggi che dalle delibere non risultano. Su queste pesanti integrazioni di bilancio, si diceva, non si è visto nulla nel recente assestamento, ma il dato con tutta probabilità non potrà essere trascurato, a breve, quando il Consiglio dovrà prendere in esame la finanziaria che verràproposta dalla Segreteria alle finanze. a.f.