Appena San Marino si trova ad affrontare una difficoltà, spunta un Segretario di Stato che la spara sempre più grossa. Questa volta Righi vuole risolvere la crisi del gas con il nucleare. Al peggio non c’è fine

Il problema con questo governo è che non si sa mai se ci fa o se ci è. Le sbruffonate, gli strafalcioni e le improvvisazioni declamate a braccio durante le conferenze stampa sono diventate una costante. La vera sfida di questo esecutivo è quella a chi la spara più grossa.
L’ultima in ordine di tempo è la conferenza congiunta dei Segretari Teodoro Lonfernini e Fabio Righi. Preso dall’entusiasmo, il Segretario Righi si è abbandonato senza pudore a castronerie scientifiche così lontane dalla realtà da meritare un immediato articolo di Rtv. La tv di Stato ha riassunto il senso della stralunata conferenza stampa di oggi in poche parole: Temi energetici in Congresso, Righi: “prendiamo in considerazione anche idrogeno e nucleare“.
Sembra una battuta, un tentativo di sdrammatizzare le preoccupazioni delle gente che teme i rincari delle bollette e la penuria di energia e riscaldamento. Invece no, queste dichiarazioni sono state effettivamente fatte da un esponente del Governo. Dopo aver assicurato che gli aumenti delle bollette arriveranno nei “mesi a venire del 2022, novembre e dicembre” (probabilmente avevano pensato di farci pagare gli aumenti anche per il passato, ma evidentemente hanno temuto un’insurrezione popolare), il Segretario all’industria ha fatto capire che il Governo si sta dando da fare per trovare soluzioni alternative alle fonti di energia tradizionali. Non solo fonti rinnovabili, ma, testuale, anche idrogeno e nucleare.
L’aspetto pericoloso di queste dichiarazioni improvvide sta appunto nel fatto che il Governo, tra uno svarione e l’altro, sgancia alcune bombe che lasciano interdetti per la rara capacità di coniugare menzogne seriali e mancanza di buon senso, oltre che di buon gusto.
Quanto all’idrogeno, l’alternativa non è proprio a buon mercato, perché l’idrogeno in questi mesi ha subito gli stessi rialzi che hanno caratterizzato l’intero comparto delle fonti energetiche. Quindi, a meno di trovare un bacino sotto il Monte, sono del tutto remote le possibilità di acquistarlo a condizioni più favorevoli rispetto a petrolio o metano.
Ma la vera sbruffonata è quella del nucleare. Nessuno dei due eminenti Segretari ha spiegato come si possa pensare che sia un’alternativa percorribile.
Le centrali nucleari, di questo si tratta, per essere sicure (o meno insicure) debbono essere costruite a non meno di 75 km dal più vicino centro abitato. Come dire che l’intera popolazione di San Marino e dei dintorni sarebbe costretta a allontanarsi nel caso fosse edificata una centrale nucleare. A quel punto, sì, che avremmo risolto il problema dell’approvvigionamento energetico.
Non solo, ma per essere sicura, una centrale nucleare non può essere costruita su terreni sismici e il territorio sammarinese presenta un livello di sismicità da medio ad elevato.
Se il Segretario Pedini Amati temeva gli effetti nocivi di una antenna piazzata dietro la Segreteria, chissà cosa penserà di una centrale nucleare alla Ciarulla o a Gualdicciolo.
Una delle maggiori attrattive di San Marino ciè il suo assetto urbanistico e paesaggistico. È questa la ragione per la quale tanti turisti arrivano sul Monte Titano. L’insediamento di una centrale nucleare, non solo farebbe fuggire i sammarinesi, ma terrebbe alla larga anche i visitatori. La presenza di una centrale nucleare non è proprio il migliore dei biglietti da visita.
È vero, perciò, ciò che dice il Segretario Righi: un’opzione come il nucleare implicherebbe “un cambiamento a San Marino, un ripensamento profondo della sua posizione sul piano internazionale”. Purtroppo si cambierebbe in peggio. La San Marino che vuole il Segretario Righi assomiglia molto a Springfield, la città di Homer Simpson e famiglia, caratterizzata dall’ingombrante presenza della centrale nucleare di proprietà dello spietato miliardario Charles Montgomery Burns: un impianto in cui lavorano inetti come Homer e che è spesso teatro di clamorose e criminali violazioni alla sicurezza. Nei Simpson la caricatura satirica è evidente, ma chi vorrebbe davvero avere vicino di casa una centrale nucleare?
Fortunatamente le soluzioni energetiche descritte dai Segretari di Stato vanno prese per quelle che sono: esagerazioni fatte per guadagnarsi qualche click sui motori di ricerca.
Sappiamo come vanno le cose a San Marino. Chi di noi non ha sentito parlare del bacino idrologico da realizzare a San Marino (a Gorgascura) per far fronte alla mancanza di precipitazioni nei mesi estivi? Ogni anno, con l’arrivo della siccità, se ne parla. Ogni anno si pontifica la realizzazione di un grande impianto idrologico, e ogni anno, con l’arrivo delle prime piogge, il progetto viene accantonato. Il prossimo anno, la siccità verrà affrontata come si è fatto fino ad ad ora, ossia con una bella ordinanza con cui viene contingentato il consumo di acqua. Altro che progetti complicati, ordinare di chiudere il rubinetto è molto più semplice ed economico. Così sarà anche per la centrale nucleare.
Alla faccia del Segretario Righi, i sammarinesi ormai ci hanno fatto il callo alle fanfaronate da osteria. Non basta una cravatta per avere credibilità. I cittadini hanno capito benissimo che chi li governa non ha nessuna idea di come risolvere la crisi in cui San Marino rischia di precipitare.
I Segretari potrebbero fare una cosa per risparmiare energia. Evitare le conferenze stampa. Ne guadagnerebbe l’ambiente, se non altro perché diminuirebbero le emissioni nocive di CO2.
MN