AttualitàConsigliatiSi dice che...

Pedini Amati fa pubblica ammenda: sono stato “sbordante”, ma non mi giustifico

Dopo le tirate d’orecchie da parte degli altri Segretari di Stato e degli esponenti di maggioranza, Pedini Amati è stato costretto a fare pubblica ammenda per la conferenza stampa un po’ troppo accalorata andata in onda una decina di giorni fa.
Pare che anche Pedini Amati si sia reso conto di aver fatto una sfuriata, una sceneggiata, tant’è che ha dato la disponibilità a rassegnare le dimissioni. Gli altri congressisti, all’unanimità, gli hanno confermato la loro fiducia e le dimissioni sono subito rientrate.

Oggi, durante la consueta conferenza stampa, Pedini Amati ha usato un tono molto più pacato. Ha dovuto riconoscere di aver ecceduto. Ha precisato, tuttavia, che vi è stato un ampio confronto nel governo sia sulla conferenza stampa del 29 settembre che sulle preoccupazioni espresse dallo stesso Segretario Pedini Amati.

Ed è proprio questo che noi vorremmo sapere. Perché se il Segretario al Turismo era “sbordante”, ma ha detto la verità, bisogna preoccuparsi dei rischi per la salute pubblica che Pedini Amati ha indicato. Il Segretario ha citato ben due relazioni, una del 2015 e una commissionata dall’attuale governo, che mettono in guardia contro l’inquinamento elettromagnetico. C’è poi il pericolo per gli edifici pubblici e, soprattutto, per le scuole. Insomma, non basta una stretta di mano tra membri di governo per risolvere questi problemi.

Se, invece, il Segretario Pedini, preso dalla rabbia, ha raccontato cose non vere, bisogna assumere provvedimenti contro di lui. Non si può giustificare il comportamento di un Segretario che, essendo arrabbiato perché la sua Segreteria ha sede in un edificio meno confortevole di Palazzo Graziani, si prende gioco dell’opinione pubblica, evocando rischi inesistenti. Le dimissioni sono un atto dovuto. Non è ammesso strumentalizzare i timori della gente. Male ha fatto il Congresso a confermare la fiducia a chi ha mentito ai cittadini.
Bisogna cambiare le regole di condotta di questo governo. Questa litigiosità continua, questo alzare sempre più l’asticella, stanno logorando la fiducia della gente. Non c’è questione che sia pulita, trasparente. Che si tratti delle consulenze, della nomina dei funzionari, dei concorsi, i sospetti sorgono immediati. Questa testata ha svelato in anticipo l’esito di certi concorsi e ha denunciato le strane convergenze istituzionali tra i massimi poteri dello Stato, sempre meno separati e sempre più interdipendenti. Eppure quando le nostre previsioni si sono avverate, nessuno ha mosso un dito.
L’unica cosa che è stata fatta è cercare di rendere inaccessibile questo sito. Fortunatamente i nostri lettori sono aumentati. Il nostro non è un servizio commerciale, e non siamo alla ricerca di click. Crediamo però di esprimere un sentire comune quando chiediamo al Governo, per l’ennesima volta, di fare chiarezza. Vogliamo sapere se esistono relazioni, indagini, ricerche, studi che descrivono situazioni di pericolo provocato da inquinamento elettromagnetico e dalla inagibilità degli edifici pubblici.
Se non esiste nessuna relazione, se non c’è pericolo, bisogna assumere provvedimenti contro chi ha creato inutilmente una situazione di allarme.
Su questi temi torneremo ancora.

TE

Related Articles

Back to top button