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Clienti ex Banca CIS traditi dal Governo. I loro risparmi rimarranno congelati per i prossimi dieci anni.

l Segretario alle finanze non ha ancora ricevuto il comitato degli ex correntisti che, però, non s’è arreso e ha presentato un’istanza d’arengo.
Siamo di fronte all’ennesima manovra vergognosa compiuta da chi, incapace di risolvere i problemi, ha deciso di ignorarli. Gli ex correntisti non ci stanno, tra loco c’è chi non è in grado far fronte alle spese ordinarie

 

Tratto dal Corriere Romagna

SAN MARINO, GLI EX CORRENTISTI DI BANCA CIS: “CONGELATI PER 10 ANNI I RISPARMI DI UNA VITA
L’appello dei correntisti di Banca Cis arriva davanti ai Capitani Reggenti, con 266 firme raccolte in 4 giorni perprotestare contro la conversione in Titoli di Stato dei conti correnti. “Nella giornata di ieri – si legge in una nota – abbiamo depositato dinanzi ai neoeletti Ecc.mi Capitani Reggenti un’Istanza d’Arengo sottoscritta da 266 cittadini sammarinesi volta a chiedere la revisione delle norme che hanno convertito in Titoli di Stato i risparmi degli ex correntisti di Banca Cis. Le scelte operate a luglio scorso dal Governo, oltre a danneggiare gravemente i diretti interessati – congelando per 10 anni risparmi di una vita – impatteranno fortemente sulla credibilità ed affidabilità del sistema bancario e finanziario sammarinese, a danno di tutti.
Invitiamo anche coloro che non sono direttamente toccati dalla problematica a pensare come potrebbero vivere a trovarsi senza poter disporre delle proprie risorse economiche per un così lungo periodo di tempo perché la loro banca è andata in default.
Le 266 firme sono state raccolte in soli 4 giorni e non sono stati ovviamente coinvolti residenti e cittadini esteri che detengono risparmi presso istituti bancari del Titano ma solo cittadini sammarinesi. È un segnale forte che esprime grande preoccupazione e che non può rimanere inascoltato. Confidiamo che le forze politiche di maggioranza e di opposizione che siedono in Consiglio Grande e Generale vogliano rispondere a questo grido di aiuto, rompere il muro di silenzio che è stato alzato sulla vicenda ed aprirsi ad un confronto davvero costruttivo che sino ad ora è stato negato in maniera anche sprezzante”.
Noi continueremo utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione, a lottare per i nostri diritti e per quelli di tutti i cittadini che credono nella serietà e dignità delle istituzioni. Istituzioni che dovrebbero salvaguardare i cittadini onesti e punire i disonesti e non viceversa.

 

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