Pedini Amati contro il Capitano Reggente Rondelli. Attendiamo spiegazioni anche su questo

Il Segretario Pedini Amati, durante la conferenza stampa del 27 settembre 2022, non lesina critiche al Capitano Reggente Paolo Rondelli per il comportamento da questi tenuto durante la seduta del Congresso di Stato del 26 settembre 2022: “io sono sconcertato – dice Pedini Amati ‒ anche dall’atteggiamento di alcuni miei colleghi e anche da una delle due massine cariche dello Stato, in questo caso Sua Eccellenza Paolo Rondelli, in generale per quanto è capitato ieri all’interno di un Congresso di Stato dedicato al possibile spostamento della segreteria al turismo e anche per la leggerezza con cui si sta prendendo questa situazione“. Pedini Amati ha aggiunto che “il Reggente Rondelli mi ha rivolto un improperio, che non si fa, è entrato nel merito della delibera, che non si fa e io l’ho dovuta ritirare”.
Insomma il Segretario lamenta che il Capitano Reggente Paolo Rondelli sarebbe intervenuto nel merito di una delibera, costringendo il Segretario a ritirarla. Viene da dire che siamo passati dal corto circuito dell’impianto elettrico a un corto circuito istituzionale. Anche su questo occorre un intervento urgente perché quel “non si fa” ripetuto dal Segretario Pedini Amati è una garbata ma netta critica ad un grave sgarbo istituzionale della massima carica dello Stato che rimprovera il Segretario, ne sindaca l’operato e lo induce a ritirare una proposta di delibera.
L’intervento del Segretario Federico Pedini Amati non può essere minimizzato come una stravaganza che suscita ilarità. Pedini Amati è intervenuto in prima persona a difesa della dignità della propria Segreteria e dei propri collaboratori. La sua dura reprimenda non è un semplice sfogo, ma una precisa scelta di campo, un atto di lealtà verso la cittadinanza e d’insofferenza verso i giochi di palazzo. Ora sappiamo come stanno le cose e chiediamo che si faccia chiarezza. NN