Catia Tomasetti smentisce di aver parlato con il Generale Carta… ma le bugie hanno le gambe corte
Rivolgiamo un accorato appello al Generale Luciano Carta affinché si affranchi da questa sgradevole situazione e restituisca la verità ai sammarinesi. Tutto ciò gioverebbe al prestigio delle istituzioni sammarinesi e italiane.

La Presidente di Banca Centrale si ostina a dire che quanto pubblicato dal quotidiano L’Informazione non è vero. Non è vero ‒ dice la Tomasetti ‒ che lei abbia riferito ai Segretari di Stato di aver avuto un incontro con il Generale Luciano Carta. Dagli atti della Commissione d’inchiesta sulle banche, tuttavia, emerge chiaro come il sole che la Presidente di Banca Centrale ha parlato, eccome, con il capo dei Servizi Segreti italiani. Altro che smentite.
Per scoprire la verità basta leggere la relazione finale della Commissione d’inchiesta che è pubblicata sul sito del Consiglio Grande e Generale. Alle pagine 355-356 compare nientepopodimeno che il verbale con cui i Segretari di Stato danno conto che Catia Tomasetti ha riferito loro di aver parlato della situazione sammarinese con il Capo dei Servizi Segreti e con alcuni parlamentari italiani.
È giunta l’ora di chiarire una volta per tutte come stanno le cose. Perciò riportiamo testualmente il contenuto del verbale dei Segretari di Stato: “L’Avv. Catia Tomasetti ha riferito inoltre ai presenti all’incontro di cui sopra: (…) – di aver avuto un colloquio con Luciano Carta Direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE) per parlare della situazione di San Marino e del sistema bancario”.
A questo punto, visto che Catia Tomasetti si limita a negare, ma le carte la smentiscono clamorosamente, sarebbe opportuno che lo stesso Generale Luciano Carta facesse un po’ di chiarezza e ci spiegasse se è stato destinatario di informazioni particolare da parte della Presidente di Banca Centrale. Potrebbe dirci di non aver mai parlato con Catia Tomasetti, o al contrario ci potrebbe raccontare che le parlava normalmente perché la stessa Presidente perché, magari, fa parte anche lei dei servizi segreti. Era un’informatrice? Chissà? Tutto è possibile.
Insomma noi vorremmo uscire da questi continui rimpalli. Chi mente? I segretari di Stato o è Catia Tomasetti? E poi l’incontro con il Generale Carta c’è stato davvero o si è trattato di una millanteria? Noi siamo abituati a essere presi in giro. Sono anni che i vertici di Banca Centrale ci dicono che la firma del memorandum con Banca d’Italia è imminente, ma finora non si è vista neppure una bozza.
Anche Catia Tomasetti ci potrebbe dare spiegazioni: a che titolo parlava col capo dei servizi segreti italiani delle vicende sammarinesi e del sistema bancario del Paese?
La situazione che si è creata è, per certi versi, grottesca, ma, per altri, è drammatica: Se volgiamo essere un paese serio occorre chiarire se il Presidente di Banca Centrale sia autorizzato a fornire informazioni a autorità estere, siano esse i Servizi Segreti o il Parlamento di un altro Stato.
Eppoi vogliamo sapere perche la Presidente di Banca Centrale ha riferito ai Segretari di Stato di aver parlato con il Generale Carta. Voleva intimidirli o erano tutti d’accordo?
TE