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Ci sarà giustizia per la morte di una persona? Temiamo di no.

Il Segretario Ciavatta confonde la volontà di giustizia dei familiari con la rivalsa personale e rispolvera la teoria del complotto

Fitocomplesso da cannabis ceduto dalla Segreteria di Stato alla Sanità al reparto di neurologia. È tutto normale? Per il tribunale sembra di sì.

 

da L’Informazionedel 6 settembre 2022

CASO CURE CANNABIS, PRESENTATA DENUNCIA NEI CONFRONTI DEL SEGRETARIO CIAVATTA

Non è andata giù la dichiarazione del Segretario Roberto Ciavatta rilasciata al Corriere Romagna che riportava la notizia dell’archiviazione del caso cannabis. La figlia della signora ha così presentato un’altra denuncia. “C’è un Tribunale che farà le opportune verifiche, intanto la Segreteria si augura che venga fatta totale chiarezza ed anche che nessuno voglia utilizzare il caso del decesso di un paziente come modalità per rivalse di tipo personale”, ha dichiarato Ciavatta al giornale riminese. Una frecciata un po’ sopra le righe che non è stata presa bene. “Rivalsa personale? Ma come si si permette? Mia madre ha sofferto ed è morta. Primo perché non le è stato somministrato un trattamento a base di cannabis che veniva invece fornito a 25 pazienti e che l’avrebbe aiutata ma che inspiegabilmente le è stato negato; secondo perché quando le sue condizioni si sono aggravate non è stata ricoverata in tempo, per questo ho fatto già denuncia. E a fronte di tutto questo dolore il Segretario di Stato Ciavatta mi viene a parlare di rivalsa personale?”. Di qui la denuncia che, subito ieri mattina, la donna ha sporto in Gendarmeria sia per diffamazione, ma anche per la questione degli stupefacenti, considerato che dalle due archiviazioni emerge che i flaconcini di “Bister hemp”, il fitocomplesso consegnato dalla Segreteria di Stato alla Neurologia e da questa ai pazienti, conteneva principi attivi CBD e THC considerati stupefacente dalla legge sammarinese, circostanza non approfondita dalle archiviazioni e per chiarire la quale la figlia della signora deceduta ha già presentato un altro esposto. A questo, subito presentato nei giorni scorsi, si aggiunge la nuova denuncia di ieri mattina che affianca alla querela per diffamazione anche la circostanza della messa in circolazione di un prodotto definito “fitocomplesso” contenente sostanze previste nell’elenco degli stupefacenti per la legge sammarinese. Si vedrà quale esito avranno questi esposti in tribunale. a.f.

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