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Dopo ben due anni dai fatti, è stato rinviato a giudizio Moreno Benedettini, il fantomatico imbustatore della lettera anonima che aveva offeso esponenti politici e il Capitano Reggente.

È stato rinviato a giudizio per calunnia Moreno Benedettini, colui che aveva inviato una lettera anonima dai contenuti offensivi nei confronti di esponenti di Npr ed aveva falsamente accusato Iro Belluzzi di esserne l’autore. Resta da capire perché Moreno Benedettini avesse inviato la lettera e soprattutto chi gliel’avesse data. Interrogativi che, sicuramente, avrà risolto il magistrato inquirente negli atti d’indagine.

 

da l’Informazione del 2 settembre 2022

CASO DELLA LETTERA ANONIMA, FINISCE A GIUDIZIO PER CALUNNIA CHI AVEVA ACCUSATO IRO BELLUZZI

A due anni circa dall’archiviazione del caso della lettera anonima che offendeva alcuni membri di Npr e il Reggente di allora Alessandro Mancini, arriva il rinvio a giudizio per calunnia di chi aveva additato Iro Belluzzi come l’autore di quella lettera di offese. Il Consigliere Belluzzi era stato indicato da Moreno Benedettini come l’autore della missiva oltraggiosa verso la più alta carica dello Stato che era arrivata a diverse forze politiche e ad alcuni organi di informazione. Per questo, era finito sotto indagine condotta dal Commissario della Legge Simon Luca Morsiani. Questi aveva poi archiviato. “Il Commissario della legge – avevano commentato gli avvocati difensori – è arrivato in tempi brevi ad appurare l’estraneità del nostro assistito – Iro Belluzzi, appunto – alle accuse mosse. La posizione del Consigliere Belluzzi era stata dunque stralciata, mentre era proseguita l’indagine nei confronti del coindagato, Moreno Benedettini, che era colui che risultava avere spedito le lettere e aveva in sostanza accusato Belluzzi. L’indagine nel frattempo è passata, con la redistribuzione dei carichi di lavoro nel tribunale, al Commissario della legge Roberto Battaglino che, nei giorni scorsi, ha disposto il rinvio a giudizio per calunnia di Moreno Benedettini. Le conseguenze di quella indagine, si ricorderà, incisero anche a livello politico e ci fu chi ricondusse la situazione giudiziaria innescatasi alla posizione contraria a quella della maggioranza assunta da Iro Belluzzi in Commissione Affari di Giustizia. Maggioranza che intendeva, come poi avvenne, adottare provvedimenti e azioni non condivisi da Belluzzi. Il fatto che la vicenda del procedimento giudiziario aperto a suo carico avesse indotto il Consigliere a dimettersi dalla Commissione affari di giustizia prima, e a uscire dalla maggioranza poi, lasciò campo libero ai controversi provvedimenti che poi vennero adottati in quei consessi. Sta di fatto che, adesso, emerge chiaramente che le accuse nei confronti di Belluzzi erano infondate e, anzi, si è giunti ora ad un procedimento e al rinvio a giudizio per calunnia nei confronti di chi lo aveva additato. L’udienza di primo grado non è ancora stata fissata. a.f.

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