ConsigliatiSi dice che...

C’eravamo tanti amati. DC e i socialisti sono pronti a convogliare a nuove nozze.

Sembra proprio che il partitone di Via delle Scalette si sia stancato dei capricci dei giovani alleati, impreparati e prepotenti. Ormai la decisione è presa e la balena bianca è pronta per tornare all’usato sicuro. I socialisti si stanno organizzando e gli incontri clandestini fra vecchi e nuovi amanti (della politica) presto daranno i loro frutti. Dopo le spericolate piroette del processo Mazzini degne dei migliori acrobati circensi, l’unico a rimetterci è stato il magistrato. Intanto gli ex imputati aspettano di vedersi restituito il maltolto e nel frattempo festeggeranno a “Cialis e pesce fritto”. Sono tutti pronti per un bel salto… all’indietro.

Tratto da l’Informazione del 23 agosto 2022

Le manovre per un “Npr 2.0”che piacciono alla Dc per tornare a quando “stavamo bene”  

Tutto converge verso l’apertura democristiana. Il ritorno dei vecchi socialisti in appoggio al PS; le manovre di avvicinamento di Elego e PSD ufficializzate qualche giorno fa in un comunicato congiunto; e ancora la possibilità di recuperare chi, di quell’area, si è un po’ distaccato, come MD, o come chi è confluito in Libera, o chi si trova in altre formazioni politiche; poi c’è il Mis di Rossano Fabbri che nel suo Congresso del giugno scorso ha a sua volta dichiarato “noi faremo la nostra parte per ricostruire l’area socialista. A livello di alleanze future, Mis non esclude nessuna strada”. Una linea di dichiarazioni pressoché tutte convergenti verso quell’apertura che il Segretario della Dc ha fatto, nel suo discorso di chiusura della Festa dell’Amicizia (vedi a lato), verso un’area liberal-socialista, una specie di “Npr 2.0”. Una apertura che dovrebbe vedere in programma questa sera – dicono rumors tutti da confermare – una riunione nella sede del PSD dei big socialisti, proprio per valutare le dichiarazioni di Venturini. Ma questo clima di ritorno di fiamma tra area socialista e Dc arriverebbe da lontano. Una lunga gestazione strategica nata in incontri, più o meno riservati, alla presenza di navigati protagonisti o ex protagonisti. La strada di un ricongiungimento, tuttavia, non sarebbe così in discesa né così semplice, per le perplessità che ci sono anche da parte di diversi interessati dalla manovra.
Vero è che anche la piega giudiziaria che ha preso il “conto Mazzini”, favorirebbe un clima di ritorno ad un asse democristiano-socialista, più qualcun altro. Asse che quell’inchiesta aveva censurato. Poco conta che i fatti siano stati confermati: dalle norme per rivedere pure le confische, passando per la memoria corta e per gli inquirenti che diventano inquisiti, arrivare allo scenario di “aridatece i puzzoni” preconizzato dagli stessi “mazziniani”, il passo può essere breve.
Restando sempre nel campo delle ipotesi c’è pure chi prevede alle prossime elezioni – seppure non imminenti, ma per qualcuno neppure troppo lontane – una possibile coalizione proprio tra Dc e quell’area liberal-socialsta verso la quale ha aperto il Segretario di Via delle Scalette. Coalizione che, se avrà i numeri, governerà da sola come ai vecchi tempi con un solido asse socialista-democristiano; se non li avrà, cercherà e troverà, grazie alla nuova legge elettorale, una qualche ruota di scorta. Ovviamente se ne riparlerà dopo le elezioni italiane, nella certezza che ritornare al passato, in Italia come a San Marino, è un attimo. a.f

Related Articles

Back to top button