Quella intrapresa da Livio Bacciocchi è una battaglia per una giustizia più equa nell’interesse di tutti.
da L’Informazione del 24 luglio 2022

REGISTRAZIONE ATTI, DIRITTO DI DIFESA E INCOSTITUZIONALITÀ: “RIGUARDA MOLTE FAMIGLIE”
Livio Bacciocchi torna sulla questione sollevata ed evidenzia che la possibilità di presentare documenti oggi esclusi andrebbe a beneficio di molti
Divieto di portare come mezzi di prova documenti non registrati in udienza civile, seppure si tratti di atti redatti da notaio, e eccezione di costituzionalità, Livio Bacciocchi che l’ha sollevata torna sull’argomento che, sottolinea, riguarda tutti. “Sono state tante le persone – scrive in una nota – che in queste settimane hanno commentato le vicende dell’On.le Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme da me riportate e pubblicate sugli organi di stampa: c’è stato chi ha criticato ferocemente l’atteggiamento del Supremo Organo, soprattutto tra coloro che operano nel campo del diritto, ma c’è stato anche chi non ha esitato a manifestare dissenso e disprezzo nei miei confronti. Ed è proprio a Voi che voglio rivolgermi: non per biasimarvi, ma per dirvi che ciò che vi hanno fatto credere non corrisponde a verità. Mi riferisco in particolare alle vicende di tutte quelle persone che, a suo tempo, si sono affidate a me e alla Imm-capital Spa per l’acquisto di immobili. Ho appreso dalle dichiarazioni di alcuni di voi, rilasciate sotto giuramento in sede penale, che vi è stato riferito di essere stati “truffati”, sottintendendo che i soldi da voi versati come acconto al momento della stipula della scrittura privata di promessa di vendita siano stati da me incamerati e utilizzati per interessi privati. Ho subìto 3 denunce penali per questo, con le accuse di truffa e appropriazione indebita, ma tutti i procedimenti sono stati archiviati in fase istruttoria, con mio totale proscioglimento da ogni accusa. Che io non abbia commesso alcun reato nei vostri confronti è emerso incontrovertibilmente dalle dichiarazioni dello stesso Direttore di Leasing Sammarinese Spa (oggi incorporata da Banca di San Marino Spa), il quale ha ben illustrato la prassi di congelamento delle rate che veniva utilizzata per tutti i contratti di finanziamento in stato avanzamento lavori o di costruzione di immobili (non solo per quelli di Imm-capital Spa), precisando che “i rientri avvenivano al momento della compravendita definitiva ovvero del subentro”. Lo stesso Direttore ha poi dichiarato che in data 5 aprile 2011 è stato stipulato un accordo “tombale” (accordo quadro) tra BSM Immobiliare Spa, Leasing Sammarinese Spa, Imm-capital Spa, Livio Bacciocchi e Monica Fantini, che prevedeva la risoluzione di tutti i contratti di locazione finanziaria in essere tra le parti e dunque la stima di tutti i beni immobili oggetto dei contratti medesimi, al fine di determinare minusvalenze a carico o plusvalenze in favore dei conduttori, i quali comunque sarebbero rimasti garanti delle operazioni; a tal riguardo, il Direttore ha specificatamente indicato che “c’era qualche bene che valeva di più del valore che avevamo noi come credito leasing, qualcuno che valeva di meno”. Detto accordo quadro, inoltre, prevedeva che tutti i contratti preliminari di vendita venissero riconosciuti validi. Il problema è stato che le società del gruppo Banca di San Marino non hanno avuto alcun interesse a dare corretta esecuzione alle pattuizioni contenute nell’accordo quadro, forti del fatto che per me sarebbe stato impossibile sostenere i suoi costi di registrazione e non avrei potuto utilizzarlo in giudizio per far valere le mie ragioni, anche a tutela delle vostre. Pertanto, la questione da me sollevata dinnanzi all’On.le Collegio Garante ha una doppia fondamentale importanza: non solo perché consentirebbe a chiunque di giovare degli effetti di una pronuncia di incostituzionalità della norma in esame a tutela dell’inviolabilità del diritto di difesa, ma anche perché, oltre a me, vi sarebbero intere famiglie che potrebbero beneficiare delle verità emergenti dall’utilizzo in giudizio dell’accordo quadro. Augurandomi che l’On. le Collegio rimanga fedele ai nostri valori fondamentali, vorrei invitare tutti a riconsiderare la situazione in maniera asettica e neutrale, affinché la tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, universali e inderogabili, non possa mai diventare per nessuno una questione di simpatia, di merito o di scelta. Non ci si deve dimenticare che quando sono in gioco principi, diritti e interessi fondamentali che riguardano l’intera collettività, ciò che viene deciso per qualcuno viene deciso per tutti; ciò che tolleriamo per qualcuno è ciò che tolleriamo per tutti”, conclude Livio Bacciocchi.