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Cancro al seno: le metastasi avanzano di notte

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Le morti per cancro sono spesso causate dalle metastasi, che si sviluppano quando le cellule tumorali circolanti (CTC) si staccano dal tumore originale per diffondersi attraverso i vasi sanguigni formando nuovi tumori in altri organi. Fino ad oggi si pensava che questa diffusione fosse costante durante tutto l’arco della giornata.

Ora uno studio pubblicato su Nature afferma che, per quanto riguarda i tumori al seno, le CTC si muovono soprattutto mentre dormiamo, quando si dividono più velocemente e hanno un potenziale maggiore di trasformarsi in metastasi. «Quando il malato dorme, il tumore si sveglia», riassume Nicola Aceto, uno degli autori dello studio.

Cellule tumorali. Lo studio è stato condotto su 30 pazienti oncologiche, dalle quali sono stati prelevati dei campioni di sangue alle 10 del mattino e alle 4 di notte. I risultati hanno evidenziato dei livelli di cellule tumorali più abbondanti e aggressive nelle analisi notturne rispetto a quelle diurne. Le cellule tumorali estratte durante le ore di sonno erano addirittura capaci di causare metastasi se iniettate nel sangue di topi sani, cosa impossibile con quelle estratte durante le ore di veglia.

Ormoni e metastasi. La diffusione delle CTC sarebbe favorita da ormoni come la melatonina o il cortisolo, che regolano il ritmo sonno-veglia: le molecole di questo tipo, attive durante il giorno, sembrano ridurre la capacità del cancro di viaggiare nel sistema circolatorio. Questa connessione tra ormoni ed espansione del tumore, sottolinea un articolo del quotidiano spagnolo El País, era già stata rilevata da uno studio del 2014 condotto dal Weizmann Institute di Israele.

Non è un caso che le CTC siano più attive di notte: la parte del sistema immunitario che protegge il sistema circolatorio è meno attiva quando dormiamo, perché non si sente minacciata dai virus e i batteri ai quali siamo esposti durante il giorno. Anche per questo di notte aumenta la febbre.
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I ricercatori hanno deciso di indagare più a fondo sulla relazione tra il sonno e la diffusione delle cellule tumorali dopo aver notato che nei campioni di sangue raccolti la notte (alcuni colleghi lavorano in orari inusuali, commenta Aceto) erano presenti livelli più alti di CTC rispetto a quelli raccolti di giorno. Anche il fatto che nei topi venissero rilevati livelli sorprendentemente alti di cellule cancerogene rispetto agli umani è stato un campanello d’allarme per gli studiosi: i roditori sono infatti animali notturni che dormono di giorno, quando vengono effettuati i prelievi del sangue.

Step successivi. Il prossimo passo è capire in che modo questa scoperta può essere utile a ottimizzare le terapie antitumorali esistenti, magari cambiando gli orari dei trattamenti nei pazienti oncologici, e analizzare altri tipi di cancro per comprendere se si comportano in modo simile al tumore al seno.

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