Il vergognoso silenzio sui grandi debitori. Molti siedono nei banchi del Consiglio Grande e Generale.

Noi non pensiamo affatto che si tratti di vicende riservati, perché le difficoltà a rientrare dai prestiti ricevuti sono diventate un problema enorme per le banche sammarinesi e ha comportato la necessità dell’intervento dello Stato, con impiego di soldi pubblici. Non si riesce a capire, allora, perché i cittadini debbano pagare senza nemmeno il diritto di conoscere chi sono coloro che hanno provocato tanti guadi. Ai contribuenti si fa un danno economico a cui si aggiunge la beffa di rendere segreti i nomi di coloro che hanno provocato quel prelievo dalle tasche dei contribuenti.
La privacy è solo un espediente per conservare il privilegio dell’impunità. Basti pensare che tra i grandi debitori ci sono persone che i cittadini hanno eletto e che, grazie a questo vergognoso silenzio, continueranno a essere eletti. Politici che si atteggiano a grandi imprenditori, ma che non hanno mai saputo far altro che indebitarsi. Ci sono consiglieri con nostalgie per il passato in cui si stava bene coi soldi ricevuti in prestito e consiglieri che si ergono a grandi statisti, esperti di finanza, i cui debiti sono un cappio al collo per le banche e per i cittadini.
Possiamo capire che non si facciano i nomi dei comuni cittadini, ma non è accettabile che si tengano segreti i nomi dei politici che hanno esposizioni in sofferenza con le banche.
Non vogliamo che all’odiosa beffa del silenzio, si aggiunga il pericolo per le istituzioni. Il finanziamento è stato un’arma politica per tanti anni, ma adesso che i soldi sono finiti, è il debito ad essere diventato uno strumento di pressione. Il silenzio sui nomi, il rallentamento delle procedure per il recupero dei finanziamenti, sono gli strumenti usati per ottenere favori. Il consigliere grande debitore continua a contaminare l’economia e le istituzioni grazie alle relazioni e agli intrecci di varia natura. Il sistema di regole (scritte, ma soprattutto, non scritte) vigente a San Marino assicura una sorta di fatto a coloro che, pur gravati da responsabilità, si piegano alle volontà di chi comanda. I grandi debitori sono ricattabili e possono ricattare. Ecco allora che ad incagliarsi non sono solo i crediti ma la democrazia.
Ecco perché abbiamo deciso di approfondire l’argomento. Sara interessante capire chi regge i fili di certe operazioni politico-economiche. Chi sono i burattini e chi i burattinai.