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Le improvvise dimissioni del Dott. Ponziani dopo l’intervento (d’urgenza) della madre.

Da qualche tempo a San Marino si vocifera che i rapporti all’ISS siano tesi, ma ora, tra i problemi da risolvere, ci sono anche le dimissioni del Dott. Lorenzo Ponziani, primario del reparto di ortopedia, un noto medico italiano. Sembra che il Dott. Ponziani avesse attirato su di sé l’attenzione del Dott. Francesco Bevere, il nuovo direttore Generale dell’ISS. Il casus belli è scoppiato qualche settimana fa, quando all’ISS è stato rifiutato il pagamento dell’intervento di protesi all’anca che era stato praticato alla madre del Dott. Ponziani.Ma andiamo con ordine. L’anziana signora, madre del primario ortopedico, da tempo era in lista di attesa in Italiaper un intervento di protesi all’anca e il Dott. Ponziani, forse stanco di attendere, deve aver pensato che sarebbe stato meglio che lui stesso operasse la madre a San Marino. Il problema è che la signora risiede in Italia e perciò non ha diritto all’assistenza sanitaria sammarinese.

Il Primario avrebbe potuto optare per una prestazione libero professionale intramoenia, ma in questo caso le spese dell’intervento sarebbero state a carico della paziente.

Per poter essere operata gratuitamente a San Marino la signora avrebbe dovuto subire un ricovero urgente per un intervento, che a sua volta, doveva avere carattere d’urgenza. Tutta questa urgenza, tuttavia, è assai poco usuale per un’operazione all’anca, in cui solitamente passano settimane, o addirittura mesi, tra l’insorgenza del problema e l’intervento chirurgico.

A questo punto c’è stato un primo colpo di scena. Un bel giorno, mentre l’anziana signora si trovava a San Marino a casa del figlio, le condizioni della sua anca si sono improvvisamente aggravate tanto da precipitarsi in ortopedia, senza neppure passare per il pronto soccorso. Nel reparto la donna è stata visitata e subito operata proprio dal primario, ossia il Dott. Ponziani, il figlio che del tutto casualmente si trovava in servizio.

Superato l’intervento occorreva stabilire se le spese fossero a carico dell’ISS, dell’Italia, o della Signora. L’ISS ha ritenuto che l’Italia dovesse rimborsare il costo dell’intervento, in quanto la Signora è italiana ed è stata operata a San Marino solo perché si trovava a casa del figlio. L’Italia, tuttavia, non appena ha ricevuto la richiesta di pagamento l’ha restituita al mittente, sostenendo che non ci fosse alcuna ragione di praticare quell’intervento a San Marino. L’Italia ha anche precisato che tra la documentazione inviata dall’ISS non c’era il certificato del pronto soccorso che attestasse l’urgenza.

Quando il rifiuto al pagamento da parte dell’Italia è stato comunicato a San Marino, il caso dell’intervento chirurgico è diventato oggetto di bisbigli e speculazioni. C’è chi parla di conflitto di interessi, di favoritismo e di violazione delle norme deontologiche. Dal momento che, addirittura, mancava un certificato che attestasse l’urgenza, qualcuno ha anche detto che doveva essere il primario a pagare le spese dell’intervento.

Ma a questo punto c’è stato un secondo colpo di scena. Improvvisamente il certificato è saltato fuori. Non si sa chi l’abbia firmato, ma evidentemente qualcuno l’ha fatto, e se un medico firma un documento non c’è nessuna ragione di dubitare che l’attestazione sia vera e che i fatti siano andati proprio come scritto nel certificato. Sarà senz’altro così, ma forse non ci credono proprio tutti. Sta di fatto che il dott. Ponziani ha annunciato le sue dimissioni, con grida che sono risuonate in tutti i corridoi dell’ospedale. All’ISS in molti dicono che Bevere voglia andare a fondo della questione e tutti speriamo che tra ricchi premi e cottillon qualcuno si prenda la briga di pensare anche alla sanità e alla salute dei sammarinesi.

TE

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