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San Marino alla frutta? Forse no.

“Servizi igienici da monitorare attentamente per il futuro, incuria dei percorsi pedonali, stato di abbandono dei locali sfitti, cartellonistica o segnaletica nei siti Unesco da rivedere e aggiornare”. È questa la situazione segnalata nel recente comunicato dell’Unione Sammarinese Commercio e Turismo, l’associazione che rappresenta i commercianti del territorio sammarinese.Quella che emerge dal comunicato è l’immagine del degrado e dello stato di abbandono in cui si trova un Paese ad alta vocazione turistica come San Marino. La crisi economica e la conseguente carenza di risorse ha costretto a dirottare le sempre più scarse disponibilità finanziarie sui servizi essenziali a discapito degli interventi di ordinaria amministrazione.

San Marino necessita di azioni lungimiranti per rimediare alle carenze di bilancio che frenano gli investimenti nel settore pubblico ed il governo in carica che può contare su di una ampia maggioranza (44 consiglieri su 60 appartengono alla maggioranza di governo) dispone delle capacità e degli strumenti necessari per imprimere un cambiamento capace di far tornare in equilibrio i conti dello Stato, di riorganizzare e ripensare la spesa pubblica nell’interesse dell’intero sistema economico.

Perciò non può che esser accolta con favore la proposta dell’USC in materia di mobilità e trasporto. L’Associazione ha proposto di istituire due navette circolari per unire i due siti Unesco di Borgo Maggiore e di Città passando per la Sottomontana e Murata. Una proposta ‒ quella di USC ‒ di facile realizzazione e dal costo assai contenuto che potrebbe consentirebbe ai turisti di visitare più agevolmente un’area che copre i Castelli di Borgo e di Città.

TE

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