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‘Ndrangheta a San Marino. Fingestus. Loggia Ugolini, chi ne fa parte?

Cosimo Virgiglio, racconta di‘ndrangheta San Marino e Fingestus. Che ruoli ricoprono a San Marino gli appartenenti alla loggia di Ugolini?Il 15 febbraio 2019 nell’aula bunker del tribunale di Reggio Calabria si sta tenendo l’udienza del processo alla ‘ndrangheta stragista. Sul banco dei testimoni siede il pentito Cosimo Virgiglio, che, a domanda del pubblico ministero, riferisce che l’ndrangheta si avvaleva di una loggia massonica di San Marinoper riciclare denaro sporco.In aula il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo chiede a Virgiglio «materialmente che cosa faceva, cioè questo sistema come operava?».

«Vado a scoprire – spiega il collaboratore – che il sistema operava in maniera contraria di come si è sempre pensato. E cioè, cercavano di mettere al riparo, di aiutare la ‘ndrangheta, per dire la criminalità organizzata, dai. Eh, cosa voleva? Mettere al sicuro i propri proventi. Allora, il sistema si preoccupava di mettere a sicuro i propri proventi con sistemi molto sofisticati di investimenti».

Virgiglio entra nel dettaglio, cerca di spiegare come quei proventi illeciti sarebbero stati “puliti”: «Erano dei sistemi di investimento immobiliare, o i sistemi delle finanziarie sammarinesi come la Fingestus. Quindi, i soldi andavano a finire là. Che poi successivamente, una volta che erano al sicuro, venivano utilizzati in forma di investimento in altri settori legalmente riconosciuti. Quindi i soldi venivano riciclati in maniera…in una maniera così pulita». Lombardo: «Quindi questo sistema operava a contatto della ‘ndrangheta e agevolava la ‘ndrangheta riciclando dei capitali sporchi?». Virgiglio: «Detta così in breve sì. Il concetto era questo».

Il sistema, secondo quanto sostenuto dal pentito Cosimo Virgilio  sarebbe stato gestito da Giacomo Maria Ugolini, ex ambasciatore di San Marino, massone potentissimo e controverso, scomparso nel 2006. Ugolini, aggiunge Virgiglio, era il massimo rappresentante del Grande Oriente di San Marino.

Un impasto di interessi che, secondo Virgiglio, trova la sua sintesi in alcune logge nelle quali trovano posto, senza comparire ufficialmente, due tipologie di “fratelli” che non posso figurare nelle liste ufficiali: quelli che per «il loro collocamento sociale, o perché avevano una carica politica o perché non gradivano essere pubblicamente indicati come massoni»; e quelli, invece, che «pur essendo meritevoli della conoscenza del vangelo, il vangelo di Matteo, o di San Giovanni, non potevano fare parte perché contrastanti con la Legge Anselmi». In parole povere, quei soggetti che erano stati condannati per associazione mafiosa.

E a San Marino chi faceva parte della loggia di Giacomo Maria Ugolini? Che ruoli ricoprono coloro che erano affiliati alla loggia di Ugolini?

Fine prima parte

 

TE

 

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