Bu e Loredana – 6°

Loredana è stata sfruttata per anni da Bu, che l’ha scaricata appena è cambiato il vento. Quante maldicenze. Bu racconta che Lei economicamente non se la passa bene, perché le aziende del marito sono in difficolta e lui (loro consulente) spiffera ai quattro venti quanto siano indebitati e tutti i sotterfugi usati per intestare alla figlia una nuova società che sottrae lavoro e risorse a quella destinata a chiudere, alla faccia dei creditori.
Quando Loredana era nel cerchio magico del potere, fidatissima di Giancarlo, Bu la strofinava come fosse una lampada magica. Alla rinomata cena di natale che Loredana organizzava ogni anno per gli amici, Bu non mancava mai, salvo poi lamentarsi con gli altri perché doveva portagli il regalo. Ma nel 2016, quando è cambiato il vento politico del Feudo, Bu non ha esitato a tradirla ed a deriderla con i nuovi governanti. Per dimostrare la sua lontananza da Loredana, l’ha addirittura sostituita come medico di fiducia con un altro medico. Racconterà a destra e a manca che la società del marito non è ancora fallita solo perché Loredana è amica di Valeria.
A chiunque si presenti in ufficio racconta disgustato – fra una bestemmia ed un giuramento sulla defunta madre – dei favoritismi del tribunale, del fastidio di dover lavorare con Tania, che Bu chiama “ostia e fatture”, o con Francesca, la sorella del suo odiatissimo collega. Dipinge Loredana come una ciarliera un po’ matta che trascorre il suo tempo a spettegolare sulle persone nei corridoi del nosocomio e che lavora solo grazie a Giancarlo mentre il marito lo considera una calamita ‘che ha scialacquato tutti i beni della famiglia compresi quelli ricevuti in eredita da Loredana. Per lui, il marito, dovrebbe solo chiudere le società ed andarsene. Tutto questo come suo solito, alle spalle di Loredana che tratta Bu con sincera amicizia. Povera Loredana.
Dura la vita di Mozzorecchi Bu. A forza di salti mortali a destra e sinistra, cambi di casacche, tradimenti e dichiarazioni d’amore, si è trasformato in un saltimbanco. Chi lo conosce prova risentimento, chi non lo conosce prova meraviglia e incredulità. Tutti lo dovrebbero temere. Nessuno è al sicuro. Lui può passare sopra a chiunque.
PG