Il processo Gatti e Galassi

Da qualche tempo nella Repubblica di San Marino si sta` celebrando un processo che vede imputati due politici di lungo corso che hanno ricoperto importanti cariche pubbliche, Gabriele Gatti e Clelio Galassi. Entrambi democristiani, sono stati al potere per oltre un decennio. Adesso sono indagati con l’accusa di aver riciclato milioni di euro. Abbiamo ricevuto molti commenti. Alcuni li ritengono innocenti, altri li considerano colpevoli. Per gli uni non ci sono prove, per gli altri non si giustificano i milioni di euro depositati sui loro conti. Noi riteniamo che tutti siano innocenti fino alla sentenza definitiva.
Una considerazione però accomuna i due schieramenti: il Commissario che li sta giudicando, all’anagrafe Simon Luca Morsiani, è inadeguato o, meglio, inopportuno. Il Commissario Morsiani è da sempre oggetto di critiche e mormorii a causa della sua innata e comprovata capacita di non fare nulla, di limitarsi a firmare atti scritti, spesso male, da altri. I casi di denegata giustizia dovuti all’inerzia di Morsiani sono migliaia. In altri casi ha dimostrato un accanimento sospetto ed un singolare cinismo nel distruggere la vita delle persone. Famosi sono i suoi arresti basati sul nulla. Un ragazzo con problemi psichici è rimasto agli arresti per mesi, alla faccia della sua palese incapacità di intendere e di volere. In un alto caso ha arrestato un professionista sammarinese sulla base di articoli di stampa. Quando è emersa l’innocenza del professionista, Morsiani, per nascondere le proprie colpe, ha tenuto segrete le carte per quasi un decennio. Alla fine si è scoperto che Morsiani non aveva fatto letteralmente niente e aveva usato solo dei trucchi per nascondere la sua inefficienza. Nonostante ciò è stato promosso alla fase decidente. Vi siete chiesti perché non ci sono più sentenze penali. Ve lo diciamo noi: Morsiani ha bloccato il dibattimento. Niente di niente.
Saremo forse un po’ sospettosi, ma incominciamo a pensare che l’assegnazione a Morsiani del processo Gatti – Galassi non sia un caso e sosteniamo con fermezza che tutti hanno diritto ad essere giudicati da un giudice imparziale.
L’imparzialità implica non soltanto l’assenza di vincolo di subordinazione rispetto agli interessi delle parti in causa ma la capacità del giudice di sottrarsi a condizionamenti che possano condurre ad accertamenti e a valutazioni che, anziché essere secondo diritto e secondo giustizia, rispondano invece a interessi di parte.
Il concetto d’imparzialità, inteso come «mancanza di condizionamenti e di pregiudizi» implica che il giudice non debba avere preconcetti o prevenzioni, men che meno una comunanza di interessi. Come potrebbe essere imparziale il giudice che avesse interesse personale a un determinato esito della causa o che avesse relazioni di parentela con una parte o ragioni di amicizia o di inimicizia con l’imputato?
Simon Luca Morsiani, come risulterebbe da diverse registrazioni che intervengono fra Gatti e un altro soggetto, pare che complottasse proprio con Gatti a discapito di un collega. Morsiani avrebbe messo a conoscenza Gatti dei provvedimenti che avrebbe emanato in un altro procedimento per colpire il collega che aveva seguito le indagini del processo a carico di Gatti e Galassi. E adesso Morsiani deve giudicare colui che è stato partecipe dei suoi complotti?
Ma non e finita qui. Infatti Simon Luca Morsiani è da anni fidanzato con Alessia Scarano, la cui famiglia deve tutto a Clelio Galassi. Tramite Galassi, Alessia Scarano e famiglia avrebbero ricevuto incarichi professionali, politici e quant’altro. È evidente che in un paese piccolo come San Marino un siffatto triangolo affettivo-politico-affaristico comprometta gravemente l’imparzialità del magistrato.
Il giudice deve pronunciarsi soltanto in base alle risultanze processuali , senza condizionamenti personali. Al tempo stesso tutti, a partire da Gatti e Galassi, hanno diritto di essere giudicati da un magistrato imparziale, secondo le regole del giusto processo. Per questo suggeriamo al Commissario Morsiani di dichiarare, senza infingimenti e senza trucchi, la propria incompatibilità.
PG