Gli scritti del Commissario Elisa Beccari

Il nostro modo di scrivere è come la nostra voce.
Quando leggiamo un autore è come se lo sentissimo parlare. La scrittura è come la voce. Il modo di scrivere è un tratto distintivo della nostra personalità, forgiato attraverso la nostra cultura e condizionato dal contesto sociale in cui viviamo. La scrittura ci identifica e ci differenzia dagli altri.
Ecco perché leggendo gli scritti del Commissario Beccari restiamo sorpresi.
Alcuni dei suoi atti hanno un lessico elementare, terra terra, potremmo dire. Altri provvedimenti sembrano usciti dalla penna di un giurista di grande esperienza, contengono citazioni dotte, appropriate, talvolta altisonanti. Ma alcuni atti non sono né elementari né dotti, semplicemente hanno poco a che vedere con il diritto penale, sembra più un chiacchiericcio pedestre, fatto di parole vacue e con poco costrutto.
Per questo ci chiediamo che cosa stia succedendo al Commissario Elisa Beccari. È lei che scrive questi provvedimenti tanto diversi fra loro?
Lo stile di scrittura del Commissario Beccari è un’incognita che merita qualche risposta.
VM